(DIRE – Notiziario Psicologia) Roma, 17 mar. – “Il sonno occupa un terzo della nostra vita, di questo periodo 7-8 anni li trascorriamo sognando e non sappiamo niente di come quest’esperienza si integra nella nostra esistenza. Travolti da un’epoca di iper-attivismo, diamo sempre meno importanza al sognare e quindi al desiderare, ma senza sogni si perde la prospettiva profonda che guida la nostra vita”. Una riflessione cara a Riccardo Mondo, psicologo, analista junghiano e membro del Centro italiano di psicologia analitica (Cipa), che il 27 e 28 marzo condurrà un seminario dal titolo ‘Ars Hillmaniana. Il sogno e il mondo infero’. La due giorni si svolgerà nell’Istituto mediterraneo di psicologia archetipica (Impa) di Catania.
“Il seminario sarà un momento di riflessione sull’importanza del sogno nella vita quotidiana- prosegue lo psicoterapeuta- su come l’immaginazione inconscia può dare una spinta creativa alla nostra esistenza”.
‘Il sogno e il mondo infero’ è uno dei testi più ispirati dell’opera di James Hillman, significativo per comprendere l’evoluzione, tra adesione e distanza, dell’autore dal maestro Carl Gustav Jung. “È un lavoro scritto negli anni ’70, periodo in cui l’autore compie un’originale revisione dell’interpretazione dei sogni fornita da Freud prima e Jung dopo, proponendo un suo punto di vista e non una contrapposizione. Hillman fu quindi l’allievo più carismatico di Jung- ricorda Mondo- morì nel 2010”. Il terapeuta siciliano lo ha conosciuto, anzi ha collaborato con lui e scritto anche un libro. Il laboratorio catanese servirà “per rileggere parte della sua opera e analizzare la tecnica interpretativa del sogno. Il cuore del discorso di Hillman è che il sogno diventa spesso, nella teoria di molte scuole psicologiche- chiarisce l’autore del libro ‘Il sogno arcano’- il pretesto per portare avanti le teorie delle scuole stesse. Si perde quindi l’elaborazione immaginale e originale che il sogno costruisce nel mondo notturno, si finisce per usare una sorta di ‘colonialismo psicologico’ e confondere il soggetto con la teoria che si vuole portare avanti”. Nel libro si riportano criticamente una serie di esempi che permettono di cambiare atteggiamento e avvicinarsi all’immagine del sogno: “Hillman invita a rimanere aderenti al tessuto immaginale e creativo che l’inconscio propone- continua il terapeuta- quale traccia importante dell’individuo che deve confrontarsi con il linguaggio simbolico che l’inconscio produce. Il sogno è l’espressione del mondo archetipico che vive dentro di noi. Non traduciamo tutto in termini di vita quotidiana ma andiamo a cercare gli aspetti archetipici, quelle orme categoriali generali che vivono dentro di noi”. Hillman nella sua opera offre un “nuovo atteggiamento, per ascoltare diversamente e cercare di trovare il significato del sogno nella scelta delle immagini. Si muove in continuità con il lavoro di Jung, ma lo approfondisce”. Il mondo infero è “il mondo di Ade, che contemporaneamente vive in noi. Un mondo mitico in cui noi perdiamo la nostra concretezza- spiega lo psicoterapeuta- tutto diventa psichico, disincarnato e non possiamo usare le categoria della vita diurna per capire il sogno. ‘Ciascun sogno è figlio della notte. Le immagini dei sogni sono immagini fatte d’ombra che ricoprono ruoli archetipici: sono persone, maschere nella cui cavità è presente un numen. Nei sogni ci vengono a visitare daimones, ninfe, eroi e Dei’. Entriamo qui in uno spazio di mito, invenzione e fiaba- conclude Mondo- dove cambiano i parametri di riferimento”.
L’evento è incluso nel programma didattico e formativo del Cipa Meridionale, ed essendo a numero limitato di posti è necessaria la preiscrizione. Per informazioni telefonare al 3349396257.
(Wel/ Dire